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SOLE - MARE E ...MONTI La pelle dei bambini deve essere protetta dai raggi solari, tanto più quanto più piccoli sono.Infatti la struttura dell'epidermide di un bambino è molto più sottile di quella di un adulto e per questo più esposta ai danni solari, e inoltre la produzione di melanina ( sostanza in grado di proteggere la pelle) è presente in quantità ancora scarsa.Il danno a livello dei tessuti cutanei è già presente con un semplice eritema, e si somma anno dopo anno.Come proteggere il bambino dal sole ? a) considerare il fototipo della pelle ( cioè grossolanamente pelli chiare che non si abbronzano o si abbronzano poco devono porre maggiore attenzione e proteggersi più delle pelli scure)b) considerare le condizioni legate all'altitudine, alla zona geografica, all'eventuale presenza di riflessi ( acqua, neve, sabbia) o alle condizioni meteorologiche ( ad es. la presenza di vento o la nuvolosità aumentano il rischio di scottarsi perché si attenua la percezione del calore)c) considerare che d'estate i raggi solari sono più intensid) non esporre al sole bimbi di pochi mesie) evitare sempre le ore centrali del giorno ( dalle 10 alle 16)f) esporre i bimbi gradualmente al sole iniziando con tempi brevi, cominciando ad applicare la crema protettiva ( soprattutto sulle parti più delicate come volto e spalle) già 20- 30 minuti prima dell'esposizione ( cioè prima di recarsi in spiaggia)g) applicare la "regola dell'ombra": se si è in un momento della giornata in cui l'ombra è più corta della propria altezza è meglio non esporsih) mettere un cappellino a tesa larga in testa e occhiali da solei) usare creme con fattore di protezione elevato, rinnovandole ogni 2 ore e sempre dopo il bagno in acqua ( l'acqua aumenta l'intensità delle radiazioni solari)j) ricordare comunque che il sole filtra anche attraverso gli indumenti e sotto l'ombrellonek) scegliere per la protezione della pelle prodotti appositi per bambini, non profumati perché possono attirare gli insetti e causare irritazionil) tenere presente che i filtri solari perdono le loro proprietà con il passare del tempo e quindi non vanno riutilizzati se sono avanzati dall'anno precedentem) controllare che i bambini non se ne stiano fermi al sole: se si muovono, l'angolo delle radiazioni cambia continuamente in rapporto alla pelle e si allontana il rischio di scottaturen) fare bere spesso i bambinio) alla fine della giornata è importante reidratare la pelle con un dopo-sole.La sicurezza al mare. L'acqua di mare rappresenta una forte attrattiva per i bambini, ma occorre un'attenzione particolare sia da parte dei bambini stessi, sia da parte dei genitori.Consigli ai bambini. - non nuotare da solo senza la presenza di un adulto- non nuotare in vicinanza di barche- evitare il bagno per 2 ore dopo aver pranzato- usare canotti, salvagenti o materassini solo in presenza di un adulto- non tuffarsi se non si conosce il tipo e la profondità del fondale- uscire dall'acqua se si hanno brividi di freddo- rinnovare spesso le applicazioni di crema solareConsigli ai genitori. - offrire spesso liquidi da bere ai bimbi- evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde- rinnovare frequentemente l'applicazione di crema solare- dopo il bagno, fare al bambino una doccia con acqua dolce- coprire il capo del bimbo sempre con un cappellino- controllare sempre gli spostamenti del bambino- non lasciare il bimbo da solo in riva al mare- controllare la sicurezza dei giochi da spiaggia- controllare i fondali della zona dove il bimbo fa il bagnoAttenzione ai piccoli abitanti del mare. Nel mare, a secondo della località e del tipo di fondale, esistono alcune specie di animali marini che, se toccati, possono provocare alcuni fastidi. Come prevenzione sarebbe consigliabile far indossare al bambino sandali o calzari di gomma quando passeggia o gioca sul bagnasciuga.Medusa. La medusa, se toccata accidentalmente sulla spiaggia o in acqua, provoca una reazione urticante con arrossamento, bruciore e gonfiore. In tal caso:- lavare la parte colpita con acqua di mare- fare un impacco di alcool o ammoniaca, o ancor meglio di aceto ( che provoca una variazione di acidità della cute favorendo la disattivazione delle tossine del veleno)- applicare ghiaccio e poi stendere sulla parte colpita una crema a base di cortisoneRiccio di mare. E' presente nei fondali rocciosi. Le sue spine, spezzandosi, possono facilmente entrare nella pelle, provocando dolore, arrossamento e gonfiore. In tal caso:- disinfettare la parte colpita con prodotti a base di cloro ( tipo amuchina)- togliere accuratamente con una pinzetta tutti gli aculei conficcati nella pelle ( hanno un colore bluastro)- applicare una crema antibioticaPesce ragno. Vive nei fondali sabbiosi in acque poco profonde ed è molto diffuso nei nostri mari. E' facile calpestarlo accidentalmente e pungersi con il suo aculeo in grado di iniettare veleno.La puntura è molto dolorosa, e il dolore può irradiarsi a tutta la gamba e durare anche 24 ore.In tal caso bisogna prendere gli stessi provvedimenti come per il riccio di mare, aggiungendo, se il dolore è forte, un antidolorifico ( tipo Tachipirina).